Carmelo Fruciano
Premessa
Qui scriverò qualcosa in merito all'allestimento di una vasca per ciclidi del lago Tanganica per comuni mortali (cioè con specie facilmente reperibili e non troppo costose). In tale vasca sarà possibile comunque riprodurre tali specie ed, eventualmente, integrarle successivamente con specie meno reperibili o delicate. Sebbene sia possibile dedicarsi all'allestimento di vasche monospecifiche (che potranno essere di piccole dimensioni), molto funzionali per la riproduzione, qui parlerò di un acquario con varie specie diverse, notevolmente migliore sul piano estetico e del comportamento dei pesci.
La vasca
La vasca deve essere spaziosa: più è grande meglio è. Sebbene si possano usare per acquari monospecifici vasche più piccole, per la nostra 'comunità' multiforme e multicolore di ciclidi consiglio vasche da 200 L in su. L'equipaggiamento dovrà essere quello standard (vedi anche l'articolo sul primo acquario). In particolare, comunque, è meglio che il filtro sia ben funzionante in quanto i ciclidi del Tanganica sono abituati a un'acqua molto pulita.
L'arredamento
L'arredamento della vasca comprende uno strato di sabbia sul fondo (diciamo 4-5cm) e, soprattutto, molte rocce che si estenderanno lungo le pareti posteriore e laterale alzandosi fin quasi in superficie e che saranno disposte in modo da creare molti nascondigli. Infatti il comportamento dei pesci che si andranno ad ospitare è territoriale e la presenza di nascondigli farà sentire i vari esemplari a proprio agio. Riguardo la presenza di piante in un acquario di questo tipo si è molto discusso: personalmente ritengo sia meglio farne a meno o, al limite, piantare solo piccoli gruppi di piante basse nella zona senza rocce o qualche Anubias, Vesicularia o Microsorium incastrata tra le rocce.
L'acqua
Per l'acqua si può scegliere di prepararla con gli appositi sali che ricreano un'acqua notevolmente simile a quella del lago o la si può preparare impostandola sui valori adatti. In realtà bisogna dire che l'acqua di molte zone dell'Italia è già adatta a essere usata in un tale acquario. Pertanto se dal vostro rubinetto fuoriesce un'acqua di durezza medio-alta (almeno 10°dGH), pH basico (7,5-8), senza troppi nitrati (meno ce n'è meglio è, diciamo meno di 20 mg/l), non abbiate problemi ad usarla direttamente com'è. Riguardo il discorso sui nitrati, questi, com'è noto, si accumulano nell'acqua e sono un indice di invecchiamento dell'acqua che, essendo i pesci del Tanganica sensibili alle variazioni ambientali (e quindi anche all'accumulo di nitrati e altre sostanze), andrà 'rinnovata' con cambi parziali periodici. La quantità d'acqua cambiata e la frequenza dei cambi parziali andranno scelti in base alle esigenze della vasca anche se un cambio di 20-30% ogni 2 settimane mi sembra una buona "regola" indicativa. Infatti, sebbene un sistema a cambio continuo sia la soluzione migliore, tale soluzione è, per svariati motivi (quali la realizzazione di impianti particolari), poco praticata e la soluzione di un cambio ogni una o due settimane mi sembra il miglior compromesso tra limitazione dell'accumulo di nitrati e lo stress che si causa all'acquario durante i cambi parziali.
I pesci
Eccoci all'argomento più interessante. Di seguito un elenco dei ciclidi del Tanganica più diffusi nei negozi di acquariofilia:
Mi sento di sconsigliare ai principianti sia i Tropheus che i Cyphotilapia poiché sono piuttosto costosi. Inoltre Cyphotilapia è un pesce più adatto a un acquario monospecifico che a una vasca di comunità con pesci più piccoli ed i Tropheus sono spesso soggetti a infezioni intestinali.
Riguardo la quantità di pesci essa è strettamente legata alla grandezza della vasca, al numero di nascondigli, alle specie ospitate. In linea di massima, in una vasca da 200 L con molti nascondigli si possono mettere fino a 10-15 pesci ma è meglio metterne meno anche perché, in caso di riproduzione, si avrebbe un incremento della popolazione. Infatti le suddette specie di Neolamprologus e Julidochromis sono relativamente facili da riprodurre e, in una vasca ben impostata, ci capiterà prima o poi di notare con gioia un bel gruppo di avannotti dietro i genitori. Ai ciclidi si potrà eventualmente accompagnare un pesce pulitore ma, se non strettamente necessario, eviterei di farlo perché i comuni pulitori non provengono dal lago Tanganica e perché possono disturbare le coppie in riproduzione (specie quelle ancora inesperte). I pesci andranno alimentati usando come cibo di base mangime secco (in scaglie o in granuli) e come integrazione un mangime surgelato (molto indicata l'Artemia surgelata). La somministrazione di cibo surgelato, in quanto cibo di integrazione, consiglio venga limitata a una o due volte la settimana. In generale si dovrebbe evitare di alimentare eccessivamente i ciclidi del Tanganica o usare cibi troppo grassi (come i Chironomus). Nel caso si allevino Neolamprologus longior, consiglio di usare come cibo di base un mangime colorante che aiuterà a mantenere il bel colore giallo di questi pesci.
Conclusioni
In caso di riproduzione consiglio di spruzzare con una siringa una sospensione acquosa di cibo per avannotti in direzione della nuvola di pesciolini.
Quanto ho qui scritto è solo un modo per ottenere soddisfazioni dal primo acquario con pesci del Tanganica, nessuno vieterà in un secondo momento di fare esperienze con altre specie o altri sistemi, previa informazione sulle esigenze delle specie che si ha intenzione di ospitare. In linea di massima mi sento di consigliare un acquario di questo tipo solo a coloro che hanno già delle esperienze positive con un acquario con pesci più robusti (come quello descritto nell'articolo sul primo acquario).
Buon divertimento con i meravigliosi ciclidi del lago Tanganica!
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