I Black Sabbath pubblicano il loro primo album, omonimo, all'inizio del 1970 con in formazione Ozzy Osbourne (voce), Tony Iommi (chitarra), Geezer Butler (basso) e Bill Ward (batteria) e già con questo album il gruppo ottiene un discreto successo di pubblico. Subito (lo stesso anno) esce il secondo album del gruppo: "Paranoid" che contiene alcune delle canzoni più famose della band quali la title-track o "Iron Man". Ad essi seguono "Master Of Reality" (1971), "Vol. 4" (1972) e "Sabbath Bloody Sabbath" (1973). Dopo un anno di pausa i nostri tornano nel 1975 con "Sabotage" (1974) che sarà seguito da "Technical Ecstasy" (1977) e "Never Say Die" (1978).
A questo punto, a causa di tensioni interne al gruppo che si erano già palesate prima di "Never Say Die", Ozzy Osbourne lascia la band per dedicarsi alla carriera solista. Questo evento rappresenta un vero e proprio spartiacque nella storia dei Black Sabbath, tanto che, solitamente, si indica il periodo dei primi album come "Osbourne era".
Il cantante chiamato a riempire l'importante vuoto lasciato da Ozzy Osbourne è Ronnie James Dio, ex-cantante dei Rainbow (gruppo che Ritchie Blackmore aveva fondato dopo aver lasciato i Deep Purple). Con il nuovo cantante, ed un tastierista, Geoff Nichols, nel 1980 il gruppo fa uscire "Heaven And Hell". Nel tour successivo, per problemi di alcol, parte delle date vede alla batteria Vinnie Appice (fratello di Carmine Appice) che prenderà parte anche alla registrazione del successivo album: "Mob Rules" (1981).
Dopo l'uscita di "Mob Rules", a causa di contrasti tra Ronnie James Dio e Tony Iommi, il cantante ed il batterista lasciano il gruppo. Alla batteria ritorna Bill Ward mentre per il posto di cantante si unisce Ian Gillan, ex cantante dei Deep Purple. Questa nuova formazione, tuttavia, ha vita breve. Difatti, dopo l'uscita di "Born Again" (1983), Gillan, Butler e Ward lasciano il gruppo.
Nell'album seguente, "Seventh Star" (1986), il cantante viene sostituito da Glenn Hughes, il batterista da Eric Singer ed il bassista da Dave Spitz.
Nel successivo album, "The Eternal Idol" (1987) si registra un ulteriore cambio alla voce in quanto Glenn Hughes viene sostituito da Tony Martin. A questo punto alla batteria arriva Cozy Powell ed al basso Laurence Cottle e con questa nuova formazione i Black Sabbath pubblicano nel 1989 "Headless Cross",. Sostituito Laurence Cottle con Neil Murray, il gruppo pubblica nel 1990 "Tyr".
Dopo l'uscita di "Tyr", lasciano i Black Sabbath Tony Martin, Neil Murray e Cozy Powell ed al loro posto ritornano Ronnie James Dio, Geezer Butler e Vinnie Appice. Questa "formazione-revival", che è la stessa di "Mob Rules", fa uscire nel 1992 "Dehumanizer".
Ronnie James Dio viene nuovamente sostituito da Tony Martin ed al posto di Vinnie Appice arriva Bobby Rondinelli: è con loro che il gruppo pubblica "Cross Purposes" (1994). Per il successivo studio-album "Forbidden" (1995) ritornano nel gruppo il batterista Cozy Powell ed il bassista Neil Murray.
"Forbidden" rappresenta l'ultimo studio-album dei Black Sabbath ma c'è da segnalare che nel 1998 i membri della formazione originale, con in più Geoff Nichols, si sono riuniti ed hanno fatto uscire l'album live "Reunion".
Sembra che questa formazione farà uscire quest'anno un nuovo e quanto mai atteso studio-album.
Parlare della proposta musicale dei Black Sabbath è quanto mai arduo in quanto essa si è modificata nel corso del tempo. I Black Sabbath sono tra i padri del metal che hanno caratterizzato con le loro sonorità oscure e forti. Indubbiamente a giocare un ruolo fondamentale nel suono del gruppo sono sempre stati i riff del chitarrista Tony Iommi, molto pesanti a costituire una sorta di "muro sonoro" inusitato per l'epoca in cui sono emersi i Black Sabbath. È tuttavia altrettanto indubbio che il passare del tempo nonché i continui cambi di formazione hanno fatto mutare il suono del gruppo che si è ora spostato più verso sonorità heavy, ora più verso sonorità doom e così via. Impossibile, in questo contesto, non spendere due parole sui cantanti che il gruppo ha avuto e che hanno caratterizzato senz'altro la sua proposta. Basti pensare alla differenza tra il timbro di Ozzy Osbourne, così sottile e quasi fastidioso in un certo senso, e quello di Ronnie James Dio, così potente e più "scuro"...
Canzoni consigliate: Paranoid, Iron Man, Black Sabbath, Electric Funeral
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