Carmelo Fruciano
Parliamo ora di come tenere decentemente un pesce rosso non avendo un acquario: infatti spesso capita che una persona abbia in casa un pesce rosso (per esempio in regalo) e non abbia né un acquario né tanto meno un laghetto. Si tratta, certo, di una situazione non tra le migliori ma ce la si può cavare. Iniziamo parlando della sistemazione: le vaschette in plastica da 15x5cm (o giù di lì) in cui spesso vengono venduti nelle bancarelle sono quanto di meno adatto in quanto, pur avendo una forma ottimale, sono di dimensioni troppo esigue, la famosa "boccia" (ormai caduta molto in disuso rispetto ad un tempo) ha sia forma che volume inadatti. Cosa usare allora? Una soluzione momentanea quando si ha una "boccia" può essere riempirla a metà di modo che, pur avendo così un volume d'acqua troppo piccolo, si disponga di un'ampia superficie di contatto aria-acqua (che garantisce i vitali scambi gassosi). Le possibili soluzioni definitive per quanto riguarda la sistemazione sono tre:
1.Una vaschetta in plexiglass simile a quella sopra menzionata ma di dimensioni maggiori (almeno 20 litri di volume)
2.Un catino per il bucato (sempre della capienza di almeno 20 litri) nuovo (non vi devono essere stati usati detersivi i quali sono letali per i pesci)
3.Regalare il pesce rosso a chi lo può tenere meglio
Nel caso si opti per una delle prime due soluzioni l'ideale sarebbe l'aggiunta di un filtrino interno (acquistabile in un negozio di acquariofilia) ma so benissimo che pochi sono disposti a comprarlo.
Veniamo all'acqua: l'acqua, sia quella della prima preparazione che quella dei cambi andrà fatta "riposare" in un recipiente pulito per almeno un giorno, infatti l'acqua appena uscita dal rubinetto è molto ricca di cloro (usato come disinfettante) il quale è dannoso per la mucosa e per le branchie dei pesci (rischio di infezioni). In realtà, una soluzione per accorciare i tempi in cui l'acqua va fatta "riposare" ci sarebbe: usare un biocondizionatore (come il Sera Aquatan o il Tetra Aqua-Safe, per nominarne due); ma questo significherebbe aggiungere spese. A voi la scelta: o soldi o pazienza!
All'interno della vasca eviterei di mettere ghiaietto e piante (che tanto verrebbero mangiate) e userei come decorazione solo qualche piccolo sasso.
Veniamo ad un altro punto fondamentale: l'alimentazione. Spesso chi non ha esperienza con i pesci dà una quantità di cibo eccessiva ai propri pesci. Dovete convincervi che i pesci, a meno che non stiano proprio male, sembrano sempre affamati e dovete essere voi a limitare la quantità di mangime! La regola fondamentale dice che sul fondo del recipiente, dopo un minuto dalla somministrazione, non vi debbono essere residui di cibo, altrimenti il cibo residuo va a decomporsi inquinando l'acqua e esponendo i pesci fortemente i pesci alle malattie. Riguardo al mangime da somministrare, dimenticatevi quello che vi danno sulle bancarelle (nutrizionalmente carente) e le molliche di pane: la scelta dovrà cadere su un buon mangime per pesci rossi da acquistare in un negozio di acquari. Ricordatevi di prendere la confezione piccola e, quando finirà, di cambiare marca ma soprattutto di darne pochissimo!
Veniamo ai cambi: la loro frequenza e consistenza dipende da quanto siamo stati diligenti nelle somministrazioni di mangime. Con un po' di esperienza e buon senso si può arrivare, in assenza di filtro, a un cambio a settimana, come regola, però, andrei sui due-tre cambi per settimana in misura di almeno il 50% per ogni cambio. Nel caso l'acqua ingiallisse in tempi più brevi, vuol dire che state somministrando troppo mangime.
Una cosa in più, che però giova ai pesci, potrebbe essere, durante la bella stagione, far loro prendere ogni tanto un'oretta di sole. Riassumo ora, per concludere, quanto detto:
1. Vasca capiente
2. Cambi oculati con acqua lasciata decantare per far evaporare il cloro
3. Poco mangime e di buona qualità
Spero, in conclusione, di non aver atterrito chi si trova ad avere un pesce rosso con tutte queste "regole" ma, credetemi, con il tempo diventano un'abitudine e non è il caso di far star male dei poveri pesci solo perché non si ha la buona volontà di seguirle. Lunga vita a voi e ai vostri pesci, dunque!
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