Carmelo Fruciano
E' ormai passato un bel po' di tempo dalla pubblicazione su questo sito di una mia ricetta per preparare un mangime surgelato fatto in casa per i vostri pesci: essa risale al 2000!
Come in tutte le cose, è logico che uno cerchi di migliorarsi e, pertanto, nel corso del tempo ho modificato variamente le modalità di preparazione del mio pastone (così viene spesso chiamato in gergo) e credo di aver ottenuto un metodo di preparazione meno inquinante e più rapido nella somministrazione dei precedenti.
Ormai sono alcuni anni che utilizzo questo nuovo sistema e quindi lo ritengo sufficientemente collaudato da proporvelo.
Qui di seguito do un esempio di ingredienti e relative dosi ma ogni volta che faccio il pastone esso è consistentemente diverso (per numero, tipo e proporzioni degli ingredienti) da quello fatto la volta precedente: in questo modo si riesce a variare ulteriormente l'alimentazione.
Quel che è importante e diverso da quanto precedentemente pubblicato su questo stesso sito è l'utilizzo della colla di pesce come legante.
Dapprima bisogna dare una leggera cottura alla parte vegetale.
Normalmente ricorro alla cottura a vapore ma, nel caso della ricetta presentata in questo articolo, ho preferito, in modo più sbrigativo, portare ad ebollizione una pentolina d'acqua e poi mettervi dentro la lattuga ed i broccoli mantenendo il fuoco lento per circa cinque minuti. Al termine di questa breve cottura, il tutto è stato passato nello scolapasta e messo a raffreddare (parte del liquido di cottura è stato conservato).
Mentre la parte vegetale si raffredda, la parte animale va preparata in modo adeguato: i gamberetti vanno "sgusciati", il petto di pollo tagliato a pezzettini, il macinato (per quanto magro) privato del grasso e così via...
A questo punto bisogna ridurre il tutto a dimensioni facilmente ingeribili da qualunque pesce: per far ciò si mettono la parte vegetale e quella animale (carne, pollo e tuorlo) in un omogenizzatore (uno di quei robot tritatutto da cucina) che consente di ottenere un pasta molto sottile ma solida.
Altri utilizzano il normale frullatore ma io, ove possibile, lo sconsiglio in quanto il frullatore tende a ridurre il tutto a dimensioni troppo piccole ed ad una sospensione liquida; inoltre il frullatore può anche bruciarsi se si trova a dover frullare materiale troppo consistente.
Una volta ottenuta questa pasta (che utilizzando il robot dovrebbe essere notevolmente consistente, assolutamente non liquida) essa va introdotta in un frullatore insieme al mangime in scaglie ed all'aglio ridotto a pezzettini.
Lasciato il tutto nel frullatore (senza che esso venga fatto funzionare), va preparata la colla di pesce.
Questo è, secondo me, il punto più delicato di tutta la preparazione, punto in cui ogni tanto anche io sbaglio e che rischia di farvi buttare il tutto.
La colla di pesce, come saprete, va sciolta con dell'acqua calda.
Quel che è importante ai fini del tipo di preparazione che utilizzo io è che la colla di pesce sia più di quella teoricamente necessaria (ad esempio, se avete 300g di pasta da legare utilizzate una quantità di colla di pesce pari a quella consigliata dal produttore per circa 500g) e, soprattutto, che essa sia sciolta in una quantità d'acqua veramente minima.
Considerate che io normalmente sciolgo la colla di pesce in un pentolino dal diametro di poco più di 8cm riempito con uno strato d'acqua di circa 1centimetro (quindi un volume d'acqua molto ridotto, intorno agli 80ml).
La quantità d'acqua utilizzata deve essere bassa altrimenti quello che otterremo alla fine sarà un liquido con grumi anzicchè un consistente "budino". Personalmente, sciolgo la colla di pesce nell'acqua di cottura dei vegetali (per questo parte del liquido di cottura viene conservato).
I fogli di colla di pesce (visto che io uso il pentolino sono costretto a tagliarli a quadrettini) vengono sciolti con calma a fuoco lento e rimestando il tutto continuamente finchè non si sarà sciolto il tutto (a volte non si riesce a sciogliere tutta la colla di pesce in così poca acqua ma non è un problema).
Una volta che la colla di pesce in fogli si sarà sciolta del tutto dovremo aspettare che raffreddi un po' fino a che non sarà tiepida (la scelta di questo momento eviterà da una parte che il materiale del pastone venga cotto "a contatto" e dall'altra che la colla di pesce solidifichi).
Quando la colla di pesce (ormai liquida) sarà sufficientemente raffreddata, la metteremo nel frullatore ove avevamo messo il materiale del pastone e daremo una frullata molto rapida in modo da mescolare la colla di pesce con il resto del pastone (l'obiettivo non è miscelare il pastone ma che la colla di pesce stia anche in mezzo al pastone legandolo per bene): mi raccomando di utilizzare il frullatore per poco tempo perchè potrebbe bruciarsi se utilizzato troppo a lungo.
A questo punto estraiamo il tutto (che sarà comunque molto denso) e lo mettiamo in dei sacchetti di plastica (di quelli che si usano per mettere il mangiare nel freezer) appiattendoli (lo strato di pastone dovrà essere basso in modo da essere facilmente tagliabile al momento della somministrazione) e lasciandoli per un po' a temperatura ambiente (di modo da far solidificare un po' il tutto grazie alla colla di pesce).
Infine metteremo i sacchetti in freezer a congelare.
La somministrazione è alquanto semplice: basta tagliare dal blocco surgelato un pezzetto adeguato al numero di pesci che intendiamo alimentare e metterlo a scongelare in un bicchiere di plastica (il blocco di pastone principale va rimesso in frigo il prima possibile per non scongelarsi). Dopo che il pastone sarà a temperatura ambiente (controllare con un dito) lo si può somministrare ai propri pesci.
Gli ingredienti di partenza devono essere freschi e non surgelati (fare attenzione in particolare al gamberetto) dato che andranno poi congelati.
Quando tritate il tutto non preoccupatevi se le varie componenti non sono perfettamente miscelate: quel che conta è che siano tritate in modo sottile. Se, ad esempio, in una zona del pastone ci sarà più pollo che in un'altra questo non sarà un problema anzi ci farà ulteriormente variare la dieta (visto che ogni giorno le proporzioni dei vari componenti non saranno le stesse del giorno prima)...l'importante è non avere una zona con solo pollo, un'altra con solo gambero e così via!
L'errore più comune quando si prepara questo pastone (errore che, come detto, ogni tanto capita anche a me di fare) è quello di sciogliere la colla di pesce in troppa acqua: in questo modo il risultato finale sarà pressocchè liquido ed inquinerà parecchio l'acqua.
A volte può capitare anche il contrario usando troppi fogli di colla di pesce: il pastone risulterà troppo duro; tuttavia in questo caso i pesci riescono sempre a strappare dei brandelli di pastone quindi non è un grosso problema.
L'ideale sarebbe una consistenza simile a quella di un budino da cui i pesci possano facilmente staccare dei brandelli (brandelli che non si devono spappolare ma devono rimanere abbastanza consistenti).
Immagino che per alcuni questo procedimento di preparare il pastone sembrerà macchinoso ma, vi assicuro, questo è in gran parte dovuto al fatto che sono sceso nei particolari della preparazione: in fondo basta circa una mezzoretta per fare il tutto!
Il presente mangime andrebbe utilizzato come integrazione e non come mangime base in quanto, benchè ricco, è difficile dire se le proporzioni dei vari ingredienti siano correttamente bilanciate! Personalmente utilizzo il pastone con tutti i miei pesci ma in misure differenti: ai discus lo somministro tutti i giorni (anche perchè uno di essi non mangia cibo secco), ad altri pesci, come i Neolamprologus, avendo essi necessità diverse, lo do ogni tanto solo come forma di integrazione...a volte capita che anche il Dascyllus del mio nanoreef ne assaggi un po'!
Consiglio di non preparare quantità eccessive di pastone: si eviterà da una parte una monotonia alimentare (quando finite il pastone ne potete preparare dell'altro con una ricetta diversa) e dall'altra che il pastone, a lungo andare, si deteriori. Ad esempio, rifare il pastone circa una volta al mese mi sembra un buon compromesso...
Spero proprio (in realtà ne sono convinto) che i vostri pesci apprezzeranno questi sforzi!
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